Se arriva un messaggio da Monica Caradonna in cui ti dice:
non prendere impegni per l’8 giugno che c’è un tasting fighissimo… non puoi che non prendere
impegni!
Dopo il contatto con Monica è arrivato l’invito per l’8 giugno nella bellissima Tenuta La Mea della famiglia Maci, dove si è svolta la
presentazione del Selvabianca il nuovo vino di Cantine Due Palme, un
vermentino.
Il contesto era molto curato, ma soprattutto immerso fra
alberi d’ulivo e vigneti…uno scorcio, un riassunto di Puglia.
Tanti gli ospiti intervenuti per questa grande
presentazione. Sul tavolo di presidenza oltre a Monica Caradonna, ci sono il
Presidente mondiale ed italiano degli enologi Ricardo Cotarella, il giornalista
Luciano Pignataro e per Cantine Due Palme il Presidente Angelo Maci ed il
Direttore Melissa Maci.
Cotarella sottolinea quanto sia importante il lavoro
costante sul territorio e quanto la Puglia abbia fatto per passare da essere
una regione di illustri sconosciuti buoni solo per fare vino da taglio ad
essere una regione piena di eccellenze. Però ribadisce di quanto sia importante
la storia e la Puglia di storia enoica ne ha veramente tanta, però la vite ha
tempi lunghi e per arrivare dal Caucaso alla Puglia ci sono voluti secoli ed
ora per far conoscere la Puglia al mondo in modo completo serve ancora tempo.
Sottolinea quanto gli oltre 1.000 viticoltori delle Cantine Due Palme sono una
importante risorsa anche per poter sperimentare ed infatti diventerà un grande
centro di sperimentazione.
Dagli esperimenti si è deciso di impiantare e produrre il
Vermentino e di porlo come punta di diamante dei vini bianchi di questa
azienda. Questo vitigno implora il sole e Cotarella parla del fragile grappolo che
da verde diventa giallo e poi quasi marrone bruciato dal sole.
Sempre Cotarella
fa sapere a tutti che sono in corso sperimentazioni su un altro vitigno
autoctono l’Ottavianello…io da ostunese non posso che essere contento visto che
per ora questo vitigno è prodotto come DOC Ostuni solo dalla Azienda Agricola
Greco, lo vinificano anche Botrugno e Racemi, ma sono certo sarà un vitigno che
farà tanto parlare…Papà che ha “studiato” meglio ve ne parlerà presto.
Dopo gli interventi si passa alla degustazione guidata da
Luciano Pignataro.
Si invia con Selvabianca che è il protagonista della serata.
Le uve vengono tenute in cella frigorifera a 0 gradi per 24
ore e dopo vengono criomacerate per circa 7 ore. Una volta avvenuta la
fermentazione riposa in barriques per 3 mesi, il dott. Cotarella vorrebbe
allungare questo periodo, ma secondo me va benissimo così altrimenti si
rischierebbe di intaccare la grande freschezza del Vermentino.
Il vino risulta estremamente fresco e agrumato, ma devo
dirvi quello a me fa venire subito in mente il mare! E’ molto fresco e sapido
ed invita a berne. Bel vino che sicuramente potrà evolversi.
Siamo passati a degustare il Metodo Classico da Negroamaro
Blanc de Noir un bel vino molto fresco che sarà arricchito nelle prossime
versioni dalla liqueur prodotta con il vermentino passato in legno,. Cantine
Due Palme presto realizzerà tutto il ciclo di produzione sia dei prodotti
charmat sia dei metodo classico in una cantina di spumantizzazione di proprietà
a San Pietro Vernotico.
Ultimo prodotto in degustazione il rosato Corerosa, 90%
primitivo e 10% aleatico. L’aleatico si avverte subito al naso sprigionando
grandi profumi, in bocca però il primitivo la fa da padrone con la sua forza e
struttura, ma senza rinunciare alla freschezza che un rosato deve avere.
Alla degustazione è seguita una meravigliosa cena e quasi
tutti i piatti sono stati preparati da Antonella Ricci e Vinod Sookar dello stellato Fornello da Ricci.
In foto vedrete delle chips di barbabietola, crostico con lampascioni e una vellutata di patata sotto cenere con gambero rosso di Gallipoli.
Complimenti a Cantine Due Palme per la riuscitissima serata
e chiudo con una citazione del Presidente Cotarella “La Puglia deve essere la
Puglia”!
PS il titolo è una citazione di Luciano Pignataro
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